Dialogo tra Fryderyk Chopin e Maria Skłodowska-Curie
di Alberto Macchi
Sunto: Il testo di questo dialogo racconta alcune considerazioni intorno alle differenze tra i percorsi di vita degli artisti e degli scienziati. Un dialogo che rievoca tratti della storia di artisti come i pittori Caravaggio italiano e JanMatejko polacco e di scienziati quali gli astronomi Galileo Galilei italiano e Niccolò Copernico polacco, tutti luminari, rivoluzionari, in grado di pensare fuori dagli schemi, tutti assetati di novità e di sfi de. Non mancano, poi, considerazioni circa la fede e gli effetti procurati dall’arte e dalla scienza nell’ambito della società. Un terreno di convergenza tra arte e scienza indubbiamente è la rappresentazione della Natura. L’osservazione della Natura, sia diretta che attraverso strumenti, infatti, prenderà corpo già nel XVI secolo, quando verranno studiati con particolare cura il cielo, la terra, le acque, il corpo umano, gli animali, le piante e quando, nel contempo, gli artisti inizieranno a tradurre tutte queste ricerche in immagini o in musica. Con l’osservazione attenta, insomma, scaturisce anche la rappresentazione minuziosa e dettagliata dei corpi e degli oggetti osservati, vedi le incisioni nei trattati di medicina, di matematica o di fi - sica, le stampe sui testi di zoologia o sugli gli erbari, le mappe o quegli spartiti musicali riproducenti certi suoni..
Abstract: The text of this dialogue recounts some considerations regarding the differences between the life paths of artists and scientists. A dialogue that evokes traits of the history of artists such as Italian painters Caravaggio and Polish JanMatejko and of scientists such as Italian astronomers Galileo Galilei and Polish Niccolò Copernico, all luminaries, revolutionaries, able to think outside the box, all thirsting for novelty and challenges. There is also no lack of considerations about faith and the effects procured by art and science within society. A fi eld of convergence between art and science is undoubtedly the representation of Nature. The observation of Nature, both direct and through instruments, in fact, will take shape already in the sixteenth century, when the sky, the earth, the waters, the human body, animals, plants and when, at the same time, will be studied with particular care , artists will begin translating all these searches into images or music. With careful observation, in short, the meticulous and detailed representation of the bodies and objects observed also arises, see the engravings in the treatises of medicine, mathematics or physics, the prints on zoology texts or herbaria, maps or those musical scores reproducing certain sounds.